Cosa sono e perché sono fondamentali le Soft Skill al giorno d’oggi

Le soft skill rientrano tra i requisiti più importanti che un datore di lavoro desidererebbe notare in fase di colloquio. Ma cosa sono esattamente? E perché sono così fondamentali nell’ambito lavorativo? Per spiegarlo vediamo la differenza con le hard skill.

In italiano le soft skill vengono definite come “competenze relazionali oppure trasversali”. Esse rispetto alle competenze più tecniche, sono quelle che definiscono la nostra personalità. Dunque potrebbero includere l’attitudine al lavoro di squadra, il problem solving, time management, flessibilità e via dicendo.

Perché le soft skills sono delle competenze trasversali

Le soft skills in verità, sono delle competenze che non vengono valorizzate per come dovrebbero. È facile leggere sui curriculum “ho ottime capacità comunicative; buona attitudine al problem solving; lavoro in team senza problemi e contribuisco in grande”.

Ma quante di queste sono reali? E come può un datore di lavoro concretizzare ciò che legge sui CV? A questo ci penseranno i recruiter, la quale chiederanno di esporre un discorso piuttosto ampio per poter individuare proprio le soft skills.

Prima del colloquio suggeriamo di iniziare a pensare a 3 o 4 scenari che riassumano quelle volte in cui il candidato è stato di reale aiuto ed ha dimostrato di essere realmente in possesso di tutte queste competenze trasversali.

Individuare le hard skill è molto più semplice di quel che si crede. Dunque non vanno sottovalutate neanche quest’ultime, che possono includere la conoscenza di una lingua straniera, il saper programmare HTML, esser dentista e qualsiasi altra competenza tecnica da poter mettere in atto.

A tal proposito, studiare nuove lingue, soprattutto l'inglese che è una delle lingue più parlate in assoluto nel mondo, è fondamentale al giorno d'oggi. Su internet sono disponibili innumerevoli guide sul tema "imparare l'inglese rapidamente" (anche il team di Efficacemente.com, nel loro blog, ne ha parlato in alcuni articoli), perciò c’è l'imbarazzo della scelta da dove e come iniziare.

Differenza tra hard e soft skills: si possono sviluppare entrambe?

Le differenze tra le hard e soft skills sono sostanziali. Nonostante la difficoltà, la verità è che entrambe si possono sviluppare senza alcun tipo di problema. Le prime, includono tutto ciò che è di tecnico (come abbiamo già detto), l’apprendimento di una lingua straniera, la conoscenza specifica di un determinato settore informatico e così via.

Le soft skill invece, sono quelle personali. Svilupparle non è un gioco da ragazzi, poiché bisognerà cambiare un po’ o gran parte della propria personalità. Sembrerà assurdo, ma le competenze trasversali fanno trovare lavoro molto più facilmente (a patto che si abbiano per davvero).

Chi pensa di non averne, ecco su cosa deve lavorare affinché possa svilupparle:

  • Capacità organizzative: soprattutto in team, non è semplice gestire più teste. Bisogna avere una buona predisposizione al lavoro di squadra, saper ascoltare le idee altrui e imparare ad accettare i punti di vista degli altri, senza che ovviamente ci si privi di dire la propria idea.
  • Evidenziare le priorità: saper dire di no alle cose superficiali e mettere al primo posto quelle più importanti, è una delle soft skills più apprezzabile. Per un’azienda è essenziale che il dipendente pensi ai task prioritari da svolgere.
  • Comunicare efficacemente: la comunicazione sul lavoro non è quella che si può avere con i propri amici. Si riesce ad essere empatici? Comprendere il linguaggio del corpo? Queste sono delle competenze su cui lavorare quotidianamente, al fine di portare a termine gli obiettivi aziendali più importanti (ma anche personali).
  • Pensieri analitici: analizzare il problema, comprendere il metodo più efficace e scartare quello meno appropriato. Questo è ciò che farà la differenza quando si parlerà di strategie analitiche, laddove è necessario applicare la mente.
  • Problem solving: una nota inserita da tutti, ma posseduta realmente da pochi. È la capacità effettiva di saper risolvere una situazione, indipendentemente dalla sua complessità. Ciò implica, non entrare in panico e saper razionalizzare ciò che sta accadendo.

Se sviluppare il problem solving diventerà di primaria importanza, anche la comunicazione non verbale giocherà un ruolo non indifferente. Un bravo ed attento selezionatore saprà interpretare la mimica facciale, i gesti, lo sguardo, ogni movimento e linguaggio del corpo.

In un colloquio a far la differenza (oltre il saper comunicare), sarà il senso di leadership trasmessa. Chi ricopre un ruolo di responsabilità, deve dimostrare di saper prendere le giuste decisioni e farsi rispettare dal team di lavoro.

Questo non significa utilizzare costantemente il pugno duro, anzi, molte volte è difficile saper equilibrare la parte più docile e quella più “aggressiva”. Ad esempio, pur sempre ottenendo il rispetto dei colleghi, quando c’è da gratificarli o fare i complimenti, sono delle azioni che un vero leader deve compiere.

Abbiamo trattato le Soft Skill in ogni loro aspetto, includendo il significato e il motivo per la quale oggigiorno sono così importanti da avere.