Valutare il rischio elettrico sul luogo di lavoro

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Quando si parla di sicurezza sul lavoro non si deve solo pensare alle scarpe antinfortunistiche e al caschetto giallo, ma a tantissime altre accortezze che possono interessare anche lavori più sedentari come quelli alla scrivania in ufficio, per fare un esempio.

Infatti, ovunque è presente una fonte di alimentazione elettrica, che consiste in una qualunque presa della corrente, sussiste un caso di esposizione a rischio elettrico per tutti gli operatori. Tale rischio è più marcato nei settori dell’edilizia, negli ospedali, nelle carrozzerie e nel settore metalmeccanico.

Quindi, negli ambienti di lavoro dove sussiste questo rischio la normativa è molto chiara e si prevede il rispetto degli obblighi previsti dal capitolo III del decreto legislativo 81/2008 che comprende tutte le misure di prevenzione e protezione.

La sicurezza della persona passa anche attraverso la sicurezza delle apparecchiature elettriche che si basta su numerose norme che fanno capo alla legge 46 del 5 maggio del 1990 e alla 37 del 22 gennaio 2008. Fondamentale in questo contesto è la manutenzione e le verifiche delle apparecchiature da effettuare periodicamente, oltre a una serie di obblighi previsti per le aziende.

Parlare di rischio elettrico contempla diverse casistiche che si verificano con il contatto elettrico diretto, ovvero quando una scarica elettrica è trasmessa direttamente al corpo attraverso il contatto con una fonte di energia, o con il contatto indiretto, cioè quando la corrente viene veicolata da un elemento conduttore come possono esserlo l’acqua o il metallo.

Le conseguenze sul nostro corpo variano a seconda del tipo e della durata dell’esposizione, della frequenza e dell’intensità della corrente, tanto da parlare di folgorazione e i conseguenti danni cardiaci, muscolari e nervose. Meno gravi, invece, saranno quei danni procurati da un breve contatto o da una bassa intensità di corrente; questo può provocare sia ustioni locali sia ipersensibilizzazione nelle zone interessate.

Oltre ai danni alla persone, le fonti di alimentazione elettrica vengono considerata anche una delle principale cause di innesco degli incendi sul luogo di lavoro. Le principali cause possono essere un malfunzionamento, la mancata manutenzione o l’uso improprio della strumentazione.

Datore di lavoro e lavoratori, allora, per un clima di sicurezza devono seguire appositi corsi di formazione che forniscono tutte quelle norme da mettere in pratica per una luogo lavorativo sicuro.

Tra le più comuni, secondo le norme di sicurezza sul lavoro Roma, le calzature antistatiche e i guanti isolanti per chi lavora nel settore elettrico, meccanico ed edile o fare attenzione a prese e interruttori per chi lavora in ufficio.