Quando regalare lo smartphone a un bambino

La lista dei desideri dei bambini è sempre molto affascinante, lunga e ricca di oggetti più o meno utili da chiedere a mamma e papà. I nativi digitali richiedono immancabilmente lo smartphone e l’età della richiesta si abbassa sempre più, ma gli psicologi e i neuropsichiatri ribadiscono l’importanza di concedere l’uso dello smartphone all’età giusta e nel momento giusto, per cui genitori non lasciatevi ammaliare dagli occhi teneri dei figli né dall’ultima recensione del Samsung Galaxy J5, non c’è parental control che tenga senza regole!

L’età giusta per regalare il primo telefono ad un bambino

L’era digitale ha reso telefoni e dispositivi smart mobile  (tablet, notebook, phablet) dei beni quasi indispensabili per gestire la quotidianità. I nativi digitali entrano in contatto con questi dispositivi quasi subito, in tenerissima età, utilizzando con confidenzialità quelli dei genitori, fino al punto di ritenere normale averne uno tutto proprio. Bene, gli esperti dell’età infantile ed evolutiva concordano che bisogna porre regole e limiti all’utilizzo degli smartphone sia per una corretta educazione sociale del bambino che per ridurre i rischi legati alla salute del bambino.

Fino ai 10 anni, è sconsigliabile l’uso degli smartphone, nonché l’acquisto di uno smartphone per il bambino soprattutto perché fino a quell’età, il bambino è sempre accompagnato da un adulto e le comunicazioni con la scuola sono gestite dai genitori per cui un telefono a quell’età risulta inutile. Tra la pre-adolescenza e l’adolescenza, bisogna cominciare a farne un uso consapevole e regalare uno smartphone significa introdurre il pre-adolescente ad una maggiore autonomia e allo sviluppo di una diversa forma di socialità che però deve rimanere tutelata e controllata dalla supervisione degli adulti. L’importante  è non eccedere in un senso o nell’altro. Esistono dispositivi pensati per i più piccoli che possono avere una loro utilità nello sviluppo di alcune competenze tecnologiche, nonché la possibilità di impostare blocchi o controlli a distanza per la sicurezza e il benessere dell’adolescente. La cosa più importante resta comunque l’educazione e il saper insegnare come utilizzare certi dispositivi, senza demonizzarli e insegnare ai piccoli di utilizzarlo solo quando serve e per un periodo di tempo ridotto –e in ogni caso non più di due ore al giorno, sebbene gli esperti sono consapevoli del fatto che certi limiti è difficile imporli soprattutto agli adolescenti che vanno alle scuole superiori.

 

La regola principale a cui un genitore deve sapersi e doversi attenere è quella di non utilizzare mai il cellulare come “baby sitter” o forma di intrattenimento per tenere a bada i più piccoli; questa abitudine è indice di sciatteria educativa da parte del genitore, nonché l’anticamera per esporre i piccoli alle insidie e ai rischi del web.

Quali sono i rischi per la salute del bambino nell’uso precoce dello smartphone

I rischi di un uso precoce e senza controllo dello smartphone ha ripercussioni soprattutto di natura psicologica e sociale. Nei bambini dall’indole introversa, l’uso dello smartphone accentua e stimola la chiusura in se stessi, riducendo la naturale capacità del bambino ad approcciarsi in modo socievole verso l’esterno. L’uso dello smartphone nei bambini crea problemi nel gestire l’emotività e nel riconoscere le emozioni altrui. È scientificamente provato che anche l’apprendimento rischia di essere compromesso con un uso eccessivo dei dispositivi smart. Le relazioni sociali reali nel gioco come nello studio aiutano il bambino a crescere in modo più sano e consapevole. I rischi in età adolescenziale – invece,  sono maggiormente legati a fenomeni di cyber bullismo e al rischio di esposizione dei giovani a materiale pedo-pornografico. In entrambi i casi, la presenza dei genitori è fondamentale sia per correggere gli atteggiamenti sbagliati che nel sostenere il bambino vittima di dipendenza da dispositivi elettronici e smartphone. Gli indizi di una presunta dipendenza da dispositivo digitale sono:

  • Cambiamento comportamentale,

  • Calo del rendimento scolastico;

  • Irritabilità;

  • Emotività accentuata;

  • Introversione;

  • Svogliatezza;

  • Rifiuto della socializzazione.

Si tratta di segnali che il genitore deve saper cogliere e stroncare sul nascere per evitare che sfocino in problematiche più gravi.