Cosa fare per andare a vivere in Australia con il proprio partner

Se si è in procinto di andare a vivere in Australia insieme con il proprio compagno o con la propria compagna, è necessario richiedere un visto ad hoc, vale a dire un visto di coppia, per il quale si deve essere pronti a mettere a disposizione una grande varietà di informazioni riguardanti la propria relazione: informazioni che, in molti casi, sono private, se non addirittura intimo. Per esempio, la coppia viene invitata a spiegare in che modo si sostiene sia sul fronte economico che sotto il profilo emotivo. Inoltre, viene richiesta una sorta di storico del rapporto amoroso, con particolari e date sugli inizi della coppia: insomma, le autorità australiane per procedere al rilascio del visto hanno bisogno di prove.

Ma quali prove servono, nello specifico? Per esempio, è indispensabile riuscire a dimostrare che la coppia esiste da almeno un anno, e a tal proposito non è esclusa la possibilità che vengano coinvolti anche amici o familiari, purché di età superiore ai diciotto anni, chiamati a comprovare ciò che viene dichiarato. L'iter non è così facile e lineare come ci si potrebbe attendere: ecco perché vale la pena di prepararsi con almeno un anno di anticipo, per esempio conservando bollette o contratti cointestati, ma anche foto di viaggi a cui si è preso parte insieme, e così via.

Dal punto di vista economico, il rilascio del visto non è certo una passeggiata: richiede, infatti, il versamento di 2.960 dollari. I consigli che provengono dagli esperti del settore, o semplicemente da chi ha già seguito le procedure per trasferirsi in Australia, sono quelli di tenere traccia di ogni attività svolta in coppia nel corso degli ultimi anni e di possedere un conto corrente intestato a tutti e due.

Esistono, inoltre, delle ulteriori incombenze che coinvolgono i richiedenti non come coppia ma come singoli: tra queste c'è la necessità di fornire i certificati di nascita di tutti e due i genitori. Ogni copia dell'estratto dell'atto di nascita costa 26 centesimi e può essere ottenuta contattando il Comune di nascita. Altrettanto importante è il certificato penale e carichi pendenti: per conoscere tutto ciò che c'è da sapere in proposito può essere utile consultare la guida intitolata "Certificato del casellario giudiziale – Cos'è" che è stata realizzata dalla traduttrice Giuliana Bonficacio. Il certificato penale carichi pendenti deve essere fornito per tutti i Paesi in cui si è vissuto, anche non continuativamente, per dodici mesi o più a partire dal compimento del sedicesimo anno di età.