Ville e castelli campani aperti al pubblico per l’iniziativa “Domeniche in dimora”

Tanti possono essere i pretesti e le idee per organizzare un tour o un viaggio, come visitare una mostra, per gli amanti dell’arte della cultura, o assistere a una maratona, perfetta per gli sportivi e i corridori.

Ma chi si trova in Campania o sta progettando di andarci proprio in questo periodo, avrà un motivo in più: la Regione, infatti, in collaborazione con l’Adsi (Associazione dimore storiche italiane) e mediante Scabec (società in-house per la promozione e valorizzazione dei beni culturali), ha indetto un’iniziativa molto particolare chiamata “Domeniche in dimora”. Essa consiste in una serie di visite guidate in masserie, castelli, palazzi e ville, accompagnati da chi tuttora li abita o li ha ereditati.

Un tuffo nel passato e nella storia, attraverso un punto di vista del tutto eccezionale.

I dettagli dell’iniziativa

Dal 26 gennaio al 26 aprile, le ultime domeniche di ogni mese, attraverso l’iniziativa “Domeniche in dimora”, vengono messe a disposizione del pubblico ben 30 siti campani, tra i quali torri, masserie, opifici e centri storici. Chi sceglie di visitare i luoghi in questione può farlo a bordo di un’apposita navetta, alla scoperta dei dieci itinerari proposti, oppure raggiungendoli con mezzi propri, autonomamente. La particolarità dell’iniziativa sta nel racconto e nelle descrizioni degli stessi proprietari dei luoghi, arricchiti da aneddoti e tradizioni, che faranno da sottofondo alle bellezze artistiche di ville e castelli.

In Italia sono ben quarantanove  mila le dimore storiche ereditate dai discendenti degli antichi proprietari o, in alcuni casi, abitate dalle stesse famiglie originarie. Tutti loro hanno il dovere di custodirle e salvaguardarle per cederle ai successori nelle condizioni migliori possibili.

Non sempre è facile, per le nostre istituzioni, trovare il modo di valorizzare l’ampio patrimonio culturale presente in Italia, ma l’iniziativa promossa dalla Regione Campania e sostenuta da Scabec è un’interessante opportunità e un’esperienza di grande rilievo per immergersi nella storia di molti magnifici luoghi.

Gli itinerari

La prima città coinvolta è Napoli e relativa provincia, con visite guidate a partire dalle ore 10,30 fino alle 12,30. I palazzi a cui è possibile avere accesso sono sei, tra i quali spicca Palazzo Ricca, che ospita, oltre a una cappella contenente opere di Francesco Solimena e Luca Giordano, anche l’archivio storico del Banco di Napoli: esso fu realizzato dal barone Gaspare Ricca nel ‘500 e al suo interno sono custoditi importanti documenti riguardanti la memoria della città. Proseguendo col tour troviamo poi Palazzo Donn’Anna a Posillipo, Villa Belvedere e la casa-museo Sergio Ragni.

Spostandoci verso la provincia di Napoli, a San Giorgio a Cremano sorge la bella Villa Tufarelli, una delle dimore del Miglio d’Oro. A Frattamaggiore spicca Palazzo Niglio Jadiccio, ancora abitato dalla famiglia originaria e arricchito da affreschi del tardo Barocco. A Cicciano invece troviamo Palazzo Nucci col suo magnifico giardino.

Il tour prosegue a Caserta e dintorni, dove il programma prevede quattro percorsi, a partire dai centri storici di Sessa Aurunca e Capua, continuando con l’archivio e la biblioteca di Palazzo Lanza e giungendo a Palazzo Paternò di Casanova.

Nel mese di Marzo sarà la volta di Salerno, nel cui percorso è coinvolto il Vallo di Diano, con il Castello Macchiaroli (uno degli scenari della Congiura dei Baroni dove abita ancora la famiglia d’origine) e il centro storico di Teggiano.

L’ultima domenica di aprile toccherà invece ad Avellino e Benevento, attraverso tre percorsi. I visitatori, in Irpinia, avranno la possibilità di scegliere tra Villa Pandola Sanfelice e il Castello Lancellotti, a Cervinara tra il Castello Pignatelli della Leonessa e il Palazzo Caracciolo del Balzo, e nel Sannio tra Palazzo Mustilli e il centro storico di Sant’Agata dei Goti con Palazzo Rainone.