Molti di noi, giovani e meno giovani, riescono, attraverso i film e le serie tv, a conoscere anni che non hanno vissuto e che hanno sempre ammirato con gli occhi di chi non ha vissuto quei giorni.
Tutto all’interno di film e serie riguardanti anni passati ci sembra meraviglioso e alla fine anche chiedendo a chi li ha vissuti si finisce per ricordare solo le cose più belle, diventando, inevitabilmente, nostalgici.
Una delle serie più recenti, Stranger Things, ci ha raccontato e fatto sognare gli anni Ottanta che tanto hanno regalato ai posteri dal punto di vista culturale, musicale, cinematografico.
In molti, negli ultimi anni, cercano di far rivivere quegli anni attraverso il proprio modo di vestire, ispirandosi a quei look tanto eccentrici quanto unici.
La fascinazione dell’avventura
Fin dalla sua uscita la serie tv ha coinvolto e incuriosito molti spettatori, anche quelli più suscettibili, finendo per divenire molto amata, quindi, se non l’hai ancora vista puoi farlo, basta affidarsi a Justicetv.it che offre anche Stranger Things in streaming.
Una delle capacità principali di questa piccola opera è quella di farci tornare bambini, anche se non siamo mai cresciuti senza cellulari ma solo attraverso i videogiochi e anche se i nostri idoli musicali non erano i Clash o Bon Jovi, le cui canzoni risuonano soprattutto nella seconda stagione.
I ragazzini protagonisti finiscono infatti per farci vivere qualcosa che non conosciamo, ma che con la nostra mente possiamo raggiungere, vivendo le loro strane avventure, vedendo con i loro occhi, immaginando con loro e riscoprendo il valore dell’amicizia che spesso diamo per scontato o, purtroppo, disconosciamo.
Tutti quanti noi abbiamo immaginato di correre mano nella mano con i nostri amici, per soddisfare quella strana voglia di commettere qualche errore che non riconosciamo come tale perché ci crediamo impotenti.
L’importanza di vivere pienamente la propria giovinezza
Alla fine delle due stagioni attualmente disponibili (e in attesa della terza) possiamo dire di aver compreso qualcosa su cui a volte non riflettiamo: l’importanza di sentirci impotenti in quanto giovani.
I protagonisti di Stranger Things hanno circa tredici anni e si ritrovano immersi in situazioni terrificanti, più grandi di loro, apparentemente ingestibili ma non vediamo mai qualcuno di loro tirarsi indietro perché la giovinezza è questo: credere che tutto sia possibile.
Ecco che dunque, indipendentemente dalla nostra età, finiamo per cambiare la prospettiva sulla realtà anche solo per un momento, ci ricordiamo che possiamo essere ancora invincibili e che possiamo ancora farcela.