La conoscenza dell’inglese e i benefici per le società

La lingua inglese rappresenta un idioma molto importante al giorno d’oggi, per moltissimi motivi, tra cui per il fatto che permette di relazionarsi con l’esterno in modo più semplice.

Come noto, avere una buona conoscenza della lingua inglese consente di comunicare con facilità anche con le persone straniere, e tutto ciò può avere dei vantaggi importanti anche per la società in cui si vive.

Infatti, conoscere l’inglese può offrire benefici considerevoli anche per quanto riguarda il grado di uguaglianza sociale e politica nei confronti dei cittadini di una determinata società. Come mai? Per scoprirlo, invitiamo alla lettura dei prossimi paragrafi.

 

L’inglese e l’equilibrio di potere

Secondo quanto riportato nel rapporto EPI 2019 (Indice di Conoscenza dall’Inglese), effettuato da Education First  sul grado di conoscenza della lingua inglese a livello mondiale, il quadro che si delinea è sempre più chiaro: esiste una relazione tra la connessione di una società nel mondo, ed il grado di uguaglianza politica e sociale dei suoi cittadini.

Che cosa significa? Tra le altre cose, che le società più aperte spesso sono anche meno gerarchiche, e più democratiche. Essere aperti, significa guardare anche fuori dai propri confini. Ciò si traduce in un maggiore equilibrio di potere.

Nei sistemi rigidi e gerarchici, i cittadini subalterni e i giovani devono obbedire agli ordini provenienti dall’alto, in contesti dove le disparità sono considerate normali. Qui le persone accettano l’autorità più facilmente, senza farsi troppe domande. Inoltre, c’è la tendenza a guardare soprattutto al proprio interno, e si hanno scarsi contatti con il mondo esterno: si tratta di società più chiuse.

L’estremo opposto è invece costituito da società che guardano all’esterno, dove la tolleranza alla disparità è bassa, le organizzazioni aziendali tendono ad essere più piatte e meno gerarchiche, e le idee vengono apprezzate a prescindere da età o anzianità di servizio.

Nelle società chiuse che guardano principalmente verso l’interno, la conoscenza dell’inglese è molto scarsa. Al contrario, nelle società più aperte ed eque la conoscenza dell’inglese tende ad essere maggiore, proprio perché grazie a questa lingua è possibile relazionarsi con il resto del mondo più facilmente.

 

L’inglese e le società che guardano all’esterno

Ovviamente la lingua inglese non può indebolire direttamente i sistemi rigidamente gerarchici, ma di certo può contribuire ad ampliare gli orizzonti di una determinata società.

La richiesta di imparare l’inglese non è mai stata così alta come negli ultimi anni, e questo può essere un bene anche perché spesso si desidera apprendere questa lingua con il desiderio di viaggiare al di fuori dei confini nazionali. Grazie ai viaggi all’estero è possibile osservare come funzionano le cose altrove, e ciò dovrebbe essere considerato in un modo molto positivo.

Infatti, in seguito al contatto con altre realtà, spesso le persone si fanno delle domande sulla società in cui vivono, si impegnano in modo più approfondito sui problemi che riguardano il mondo nel suo insieme, e fanno pressioni per apportare dei cambiamenti.

 

L’inglese e i diritti delle donne

Le società più aperte sono anche quelle in cui i diritti delle donne sono maggiormente riconosciuti.

Questo è vero anche in ambito lavorativo: nelle società aperte c’è maggiore meritocrazia anche di genere, le donne hanno più opportunità di accedere a lavori in cui poter ricoprire incarichi di rilievo, e non ci sono evidenti squilibri di salario.

Le società più aperte che accolgono positivamente l’uguaglianza di genere hanno la tendenza ad essere più ricche culturalmente, e maggiormente orientate ad una mentalità internazionale.

L’orientamento verso una mentalità internazionale comporta, tra le altre cose, la conoscenza dell’inglese, l’idioma che viene padroneggiato sempre più ovunque.

Non a caso, le società che rispettano di più i diritti delle donne sono anche quelle dove l’inglese viene parlato meglio.