Quali sono le abitudini di acquisto degli italiani? Quando decidono di acquistare? Perché? E soprattutto quanto incidono le opinioni dei familiari e degli amici rispetto al marketing pubblicitario? Si è presa in esame una indagine svolta sul web nel 2016 che ha preso in analisi un campione casuale di età, sesso ed estrazioni sociali diverse.
Quanto emerge da questa indagine è che la maggioranza degli intervistati si divide in due approcci principali per quanto riguarda gli acquisti: la maggior parte, ovvero il 42%, si informa al momento dell’acquisto riguardo le informazioni necessarie, comparando i prezzi e leggendo le etichette. Il 37% invece ha una preferenza ad informarsi in anticipo per quanto riguarda il prodotto, dopodichè si reca nel posto più utile, per vicinanza o per completezza. Poi abbiamo l’ultimo 16% della popolazione, che acquista d’impulso, se vede un oggetto che lo colpisce particolarmente. Infine c’è la percentuale molto bassa di persone che acquistano senza pensare minimamente alle caratteristiche del prodotto in questione.
Prendiamo adesso in esame gli elementi che intervengono per la determinazione della scelta quando si arriva al momento di acquisto. L’elemento che sembrerebbe essere più rilevante è quello dell’umore. Infatti ben il 32% del campione intervistato è più propenso a fare shopping in momenti in cui si sente particolarmente felice o viceversa quando si sente particolarmente triste.
Non solo, anche la vista di un determinato oggetto che può attirare all’improvviso la nostra attenzione, che sia un articolo in saldo, oppure un articolo perfetto come regalo per una occasione particolare, possono diventare una motivazione utile all’acquisto, almeno secondo il 21% dei consumatori oggetto dell’intervista. Infine solamente il 5% dei soggetti esaminati dice di acquistare in compagnia di altre persone. Da questi dati sembrerebbe che il momento dello shopping rimanga una situazione che ci piace gestire con i nostri tempi, dedicandolo solo a noi stessi.
Un altro fattore è l’importanza che rivestono le marche: per quasi la metà degli intervistati, il 42%, la marca è una cosa che passa in secondo piano rispetto al prezzo dell’oggetto, il fattore che rimane più decisivo. Degli intervistati, il 26% ritiene che le marche non siano un vero e proprio indice della qualità della merce. Mentre la restante percentuale si divide perfettamente a metà, agli estremi opposti, tra chi trova la marca una cosa fondamentale e chi invece la considera perfettamente inutile.
Dopo il prezzo gli elementi che influenzano di più un acquisto sono per prima cosa la qualità e l’affidabilità di un prodotto (circa il 42%), dopodichè il design e lo stato emozionale che il prodotto suscita nel consumatore al momento dell’acquisto (26%). Infine la tipologia di negozio in cui si intende acquistare il prodotto.