L'intervento di cataratta oggi rientra tranquillamente nel campo degli interventi chirurgici più semplici da eseguire, testimoniato dalle decine di operazioni che si svolgono giornalmente in ogni parte del mondo e dal numero di anni non indifferente in cui tale operazione viene eseguita.
Eppure nonostante questa introduzione non possiamo affermare che questo tipo di intervento sia del tutto privo di rischi o complicazioni.
Questi fenomeni poco piacevoli si possono presentare nel mentre dell’operazione come anche in seguito.
Fondamentalmente se si intraprende questa operazione significa che è necessario intervenire sulla cataratta, non è un’attività che si intraprende per divertimento, ma come detto poc’anzi nonostante la semplicità dell’operazione, questa non si può definire del tutto scevra di eventuali complicanze e andremo adesso a sviluppare meglio questi concetti.
Una delle possibili complicanze relative a questa operazione (e non solo a questa) sta nelle infezioni che potrebbero seguire l’operazione nell’arco di tempo dei quindici giorni circa seguenti l’operazione.
Non che la cosa debba obbligatoriamente assumere livelli di drammaticità, come tutte le manifestazioni di questo genere prima si interviene meglio è.
A scopo di prevenzione e non solo per questo, si suggerisce di farsi visitare da un oculista seguendo una certa frequenza, di modo che lo specialista possa aggiornarci sui nostri progressi.
Ma a parte la visita oculistica esistono dei suggerimenti sia pratici che utili, a livello sanitario, che chiunque può mettere in pratica.
Suggerimenti dopo l’intervento di cataratta
Riassumendoli brevemente possiamo elencare il non sforzarsi troppo a livello fisico, quando si va a dormire evitare di appoggiare l’occhio operato sul cuscino, evitare di esporre l’occhio a luce intensa e comunque ripararlo dalla luce dato che l’operazione causerà una sensibilizzazione a questa.
Potrà forse sembrare naturale sfregarsi l’occhio se prude o da fastidio, ma anche questa è una cosa che è decisamente meglio evitare. Fondamentalmente il consiglio migliore è non toccarlo del tutto eccetto il seguire i consigli dell’oculista.
L’operazione ha il suo tempo di decorso e se tutto è andato bene, si sono seguiti i consigli del medico e tutto il resto anche anni dopo l’operazione non ci saranno conseguenze.
Come affermato in precedenza un controllo periodico potrà essere la migliore soluzione per evitare problemi.
Esistono dei casi in cui non è possibile inserire subito nell’occhio la lente che rimpiazzerà il cristallino, ciò è dovuto principalmente allo stato di salute dell’occhio, tale situazione comporta poi il dover subire un ulteriore intervento chirurgico atto a inserire nell’occhio operato tale lente.
Tale intervento dopo quello di cataratta verrà eseguito tramite laser, probabilmente tale strumento è il maggior sviluppo tecnologico in questo genere di operazioni.
Le complicazioni seguenti l’operazione di cataratta possono essere raggruppate in solo un paio ma anche se poche devono essere sistemate al meglio.
Una delle due è quella che viene denominata scompenso della cornea, consistente in una notevole diminuzione delle cellule che ricoprono la cornea. Si presenta in genere come conseguenza dell’uso prolungato di ultrasuoni allo scopo di eliminare una cataratta parecchio resistente.
Come conseguenza di questo scompenso, la cornea smette di essere chiara e ne consegue una diminuzione della vista.
Altra possibile complicazione derivante dall’intervento di cataratta è una infiammazione della parte frontale, questo può essere fatto risalire a delle rimanenze sulla corteccia che non sono state rimosse.
La soluzione a questo è una cura a base di steroidi e il farsi seguire da un oculista o da degli ambulatori specializzati in oculistica di una indubbia fama e capacità, anzi in questo caso la prima qualità potrebbe benissimo essere opzionale.
La salute dei propri occhi è una cosa di una certa importanza e come tale deve essere trattata, ragion per cui è decisamente il caso di rivolgersi a dei professionisti decisamente competenti nel campo.