Per diventare traduttore professionale non è sufficiente avere passione per le lingue, aver ottenuto un laurea linguistica oppure aver visitato paesi stranieri. Bisogna approfondire le proprie conoscere e perfezionare la lingua selezionata, in modo da conoscerne meglio ogni sfumatura anche in base al settore in cui si traduce. Talvolta infatti una stessa parola può avere diversi significati a seconda che si tratti di una traduzione giudiziaria, letteraria o tecnica. Molte agenzie ad esempio richiedono la capacità di usare CAT tools, dei software di traduzione molto utili nei testi che presentano frasi ripetitive, in modo da tradurle nella stessa maniera e dare uniformità alla traduzione. I CAT tools più diffusi sono Trados, WordFast, DejaVu, SDLX, consigliabili soprattutto per le traduzioni tecniche.
Come si diventa traduttore professionale? Bisogna innanzitutto avere passione per questo lavoro ed essere disponibili a dedicare molto del proprio tempo, anche a passare notti insonni davanti al pc, poiché la puntualità è una delle prime cose richieste dalle agenzie. E' una professione decisamente impegnativa, ma al giorno d'oggi è molto richiesta ed anche particolarmente redditizia. Ci sono due strade per diventare traduttore professionale: seguire la strada autodidatta, forse la più economica ma anche la più difficoltosa, oppure seguire corsi di aggiornamento e master in lingue. Naturalmente è preferibile aver frequentato un'università linguistica, con preferenza verso le lingue più difficili ma allo stesso tempo più richieste, come l'arabo, il cinese ed il russo.
E' consigliabile scegliere un settore in cui specializzarsi, per poi seguire corsi specifici all'università oppure presso facoltà e scuole apposite. Per iniziare a lavorare in questo settore bisogna seguire corsi specializzati e stage che possono offrire sbocchi lavorativi interessanti, sia in Italia che all'estero. E' consigliabile iscriversi alle associazioni di traduzione ITI e AITI e diventare membri di siti che offrono lavoro per traduttori qualificati.
L'ITI (Institute of Translation & Interpreting) è la principale associazione professionale di traduttori e interpreti del Regno Unito. Ha carattere internazionale con lo scopo di promuovere e mantenere alti gli standard della professione di traduttore ed interprete negli ambiti in cui sono richiesti servizi di traduzione. L'AITI (Associazione Italiana Traduttori e Interpreti) è un'associazione senza scopo di lucro di traduttori ed interpreti professionisti. L'ammissione avviene in base alla documentazione dei titoli e all'esperienza professionale, inoltre i soci devono sostenere una prova di idoneità che simula un contesto lavorativo reale. Per intraprendere questo lavoro servono grande spirito di sacrificio e abnegazione, una precisione quasi maniacale per fornire un lavoro perfetto e per distinguersi dagli altri e soprattutto una grande capacità di autogestione e di disponibilità verso le richieste del cliente.