Come e perchè scegliere un’asciugatrice

Perché scegliere un’asciugatrice

Stendere il bucato rappresenta un problema piuttosto comune non soltanto per chi non dispone di giardini o terrazze dove sistemare lo stendibiancheria, ma anche per tutti coloro che non amano vedere intorno a sé indumenti stesi per lungo tempo.

Inoltre, negli ambienti che ospitano panni in asciugatura, il vapore acqueo emesso contribuisce all’aumento del tasso d’umidità dell’aria, responsabile della formazione di muffe e dello sviluppo di microrganismi patogeni, particolarmente nocivi per l’apparato respiratorio.

Per chi ha deciso di archiviare il famigerato “stendino”, la scelta ideale è quella di utilizzare l’asciugatrice, un elettrodomestico che, come indica il termine, è stato realizzato per eliminare l’umidità dagli indumenti, evitando l’obbligo della stenditura.

Oltre a questa funzione di base, esso può fornire molte altre prestazioni, con i vari programmi disponibili; i modelli più perfezionati consentono cicli di asciugatura “no-stiro” studiati appositamente per indumenti sintetici che possono venire riposti dopo una semplice piegatura.

Inoltre è disponibile anche un’opzione “refresh”, perfetta per arieggiare i capi di vestiario rimasti a lungo chiusi nell’armadio.

La possibilità di igienizzare gli indumenti mediante programmi ad alte temperature consente di eliminare dai tessuti gran parte degli agenti patogeni, come muffe, batteri, spore, acari o peli di cane.

 

Come scegliere un’asciugatrice

Prima di scegliere un’asciugatrice è consigliabile valutare alcuni aspetti.

1. Modalità di riscaldamento

Il funzionamento può essere a pompa di calore oppure a condensazione.

Nel primo caso gli indumenti vengono asciugati mediante un flusso di aria calda prodotta da un compressore; questi modelli offrono ottime prestazioni e un consumo piuttosto contenuto di energia elettrica, soprattutto se forniti di tecnologia “inverter” in cui la regolazione di velocità viene controllata in maniera perfezionata.

Nel secondo caso, il meccanismo dell’elettrodomestico prevede la trasformazione del vapore in acqua, che deve essere raccolta in un apposito recipiente estraibile (da svuotare regolarmente).
Questa tipologia è perfetta per chi non dispone di ambienti aerati e pertanto deve evitare al massimo la produzione di umidità.

2. Modalità di scarico del vapore

Esistono due modalità di scarico del vapore acqueo: con oppure senza l’opzione di evacuazione.

I modelli dotati di scarico ad evacuazione emettono l’umidità attraverso un tubo che la convoglia verso l’esterno; quelli che ne sono privi raccolgono il vapore in un contenitore rimovibile che deve venire svuotato periodicamente.

Asciugatrici del secondo tipo sono quelle maggiormente diffuse dato che non prevedono opere di allaccio di alcun genere e quindi sono molto più pratiche, anche perché la loro resa rimane su ottimi standard qualitativi.

3. Programmabilità

Nella scelta della migliore asciugatrice è fondamentale anche prendere in esame il suo tipo di programmabilità.

Oltre al programma basico di asciugatura, che si imposta mediante differenti valori di temperatura rapportabili al tipo di tessuto (elevati per il cotone, medio-bassi per lana, seta e delicati), esiste anche quello per sintetici che non devono essere stirati e che pertanto richiedono un flusso d’aria tiepida.

Il programma per rinfrescare gli indumenti che sono stati a lungo riposti nell’armadio prevede una temperatura di servizio quasi fredda, il cui ruolo è unicamente quello di eliminare cattivi odori.

Molte asciugabiancheria sono dotate di un programma igienizzante che, servendosi di flussi d’aria particolarmente caldi, consentono l’eliminazione di microrganismi, allergeni, spore, muffe e acari, tutti agenti patogeni estremamente nocivi.

4. Efficienza energetica e consumi

Un altro parametro da valutare prima dell’acquisto di questo elettrodomestico è la sua efficienza energetica, il cui valore è strettamente collegato all’entità dei consumi energetici.

Esistono dieci classi energetiche, dalla A+++ (massima efficienza) alla G (minima efficienza); i modelli più efficienti sono anche quelli che consumano meno e che pertanto riducono le spese di gestione.

5. Durata del ciclo di asciugatura

Un ultimo (ma non meno importante) requisito da prendere in esame è la durata del ciclo di asciugatura che, nei modelli più evoluti, prevede l’impiego di specifici sensori di umidità in grado di allungare oppure accorciare le tempistiche in rapporto alle esigenze.