Ciaramicola: la ricetta del soffice dolce pasquale tipico di Perugia

Ciaramicola: la ricetta del soffice dolce pasquale tipico di Perugia
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La ciaramicola è un dolce tipico di Pasqua che si prepara in Umbria, in particolare a Perugia: una soffice ciambella di colore rosso, dato dall’aggiunta di Alchermes, ricoperta con bianca meringa, per riprendete i colori tipici della città umbra, e decorata con confettini colorati. Si tratta di una sorta di pizza sbattuta e si narra che, in passato, fosse il dolce che le promesse spose regalavano al futuro marito, in occasione di Pasqua. La ciaramicola ha quasi sempre  la forma di una ciambella, all’interno della quale è possibile realizzare una croce, con la stessa pasta, e aggiungere cinque protuberanze, che rappresentano i rioni di Perugia: chi preferisce, però, può prepararla anche nella classica forma rotonda.

Ciaramicola: storia e curiosità.

La ciaramicola è un dolce nato come inno a Perugia, in quanto rappresenta i 5 rioni della città: Porta Sole, Porta Sant’Angelo, Porta Susanna, Porta Eburnea e Porta San Pietro. I colori del dolce, il rosso e il bianco, fanno proprio riferimento ai rioni e allo stemma della città. La ciaramicola si presenta quindi rossa all’interno a bianca all’esterno, con l’aggiunta di confettini colorati. Il nome del dolce deriverebbe per alcuni da “ciara”, cioè chiara, come quella della meringa che la ricopre, per altri invece da “ciarapica”, termine dialettale umbro per indicare la cinciallegra, uccellino dai tanti colori che annuncia con il suo canto l’arrivo della primavera, il significato del nome non è quindi chiaro: c’è anche chi associa il nome ciaramicola a “ciaramella”, data la forma circolare del dolce. In passato era tradizione preparare la ciaramicola in casa con lo strutto al posto del burro, ed era il dolce che le fidanzate portavano ai loro futuri mariti in occasione delle festività pasquali.

Come preparare la ciaramicola.

Mettete in una terrina le uova con lo zucchero.(1) Montatele bene fino ad ottenere un composto spumoso.(2)Unite ora il burro fuso e l’alchermes e continuate a mescolare con un frullino. Aggiungete poi la farina setacciata, il lievito in polvere e la buccia di limone, e montate fino a realizzare un composto omogeneo. Versatelo in uno stampo a ciambella precedentemente imburrato e infarinato (3) e cuocete in forno già caldo a 180° per circa 35-40 minuti, in base alla potenza del forno.

Ora preparate la meringa: montate gli albumi a neve e aggiungete lo zucchero. Continuate a montare fino a realizzare un composto ben sodo. Una volta cotta la ciaramicola, sfornatela, adagiatela su una base resistente al calore, ricopritela, ancora calda, con la meringa e aggiungete i confettini colorati.(4) Infornate ancora a 100° per 10-15 minuti: la meringa deve ascigarsi senza però ingiallire. Adagiatela ora su un piatto da portata,(5) lasciate intiepidire e servite.(6)

Consigli.

Se volete donare un colore più intenso alla vostra ciaramicola, oltre all’alchermes, liquore dalle note pesca che si utilizza spesso per la bagna dei dolci, e che dona sfumature scarlatte, potete aggiungere un po’ di colorante alimentare rosa.

Al posto dell’alchermes potete utilizzare anche il rosolio o il mistrà, liquore al sapore di anice.

Se utilizzate il forno in modalità ventilato, cuocete la ciaramicola a 160° per 30 minuti circa.

Se volete dare alla ciaramicola la forma tradizionale, con le 5 protuberanze che rappresentano i rioni di Perugia, procedete in questo modo: prendete 1/3 dell’impasto, allungatelo con le mani in modo da formare un cilindro di 5 cm di diametro, unite le due estremità a formare una ciambella. Adagiatela su una leccarda imburrata e con metà della pasta rimasta formate due cilindri sottili che disporrete a croce sulla ciambella. Suddividete il restanto impasto in 5 parti e realizzate le sfere: disponetene 4 per ogni punto di unione della croce e una al centro. Su ogni sfera praticate due tagli e infornate a 180° per 35 minuti.

Come conservare la ciaramicola.

Potete conservare la ciaramicola fino a 7 giorni sotto una campana di vetro. Fate però attenzione a non far prendere aria dalla base, in quanto il dolce potrebbe seccarsi e diventare duro.

Fonte: Ciaramicola: la ricetta del soffice dolce pasquale tipico di Perugia