Flat Tax e partita IVA: ecco i dati statistici dopo un anno dalla sua introduzione

Nel 2019, con l’introduzione della Flat Tax per la partita IVA, c’è stato un incremento di nuove attività in proprio, tanto da parlare addirittura di boom. Ecco tutti i dati ufficiali e le previsioni per i prossimi mesi.

 

Il boom di aperture di partita IVA del 2019

Secondo i dati ufficiali del MEF, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, durante il 2019 c’è stato un notevole incremento nel numero dei liberi professionisti. Sono state aperte circa 545.700 nuove partite IVA con un aumento del 6,4% rispetto al 2018. Quasi la metà delle nuove partite IVA riguarda giovani fino a 35 anni e il 32,5% persone nella classe 36-50 anni.

Circa il 44% delle nuove aperture è al Nord, il 22% al Centro e il 33,7% al Sud e Isole, con un picco in provincia di Bolzano (+11,9%), Lombardia (+11,6%) e Piemonte (+11%). Sono state comunicate anche molte altre informazioni interessanti a riguardo, utili per farsi un’idea su come procederanno le cose quest’anno.

 

  • il 72,9% delle partite IVA è stato aperto da persone fisiche
  • il 21,4% da società di capitali
  • il 3,6% da società di persone
  • l’1,8% da soggetti non residenti
  • lo 0,3% da altre forme giuridiche.

 

In particolare, il dato più sorprendente riguarda il fatto che l’aumento generale sia stato trainato dalle persone fisiche che hanno optato per la Flat Tax per partita IVA, +10,5% rispetto al 2018.

Nel 2019 sono infatti 263.043 i soggetti che hanno scelto la Flat Tax. Queste adesioni rappresentano il 48,2% del totale delle nuove aperture di partita IVA. I settori più interessati sono quello dei servizi medico-sanitari, insieme alle attività professionali, scientifiche e tecniche.

Stiamo parlando quindi di liberi professionisti, come architetti, giornalisti, graphic designer, ma anche di professioni legate al mondo sanitario, come dentisti, medici e fisioterapisti, che hanno optato per il conveniente nuovo regime forfettario con limite dei ricavi annuali esteso a 65.000 euro.

  

Perché così tanti professionisti hanno scelto la Flat Tax?

Le condizioni favorevoli del regime forfettario introdotto il 1° gennaio 2019 hanno sicuramente rappresentato la spinta determinante. L’imposta unica è del 5% per i primi 5 anni di una nuova attività o per le start-up e poi del 15% senza limiti di tempo ed età, a patto che non si superino i 65.000 euro di fatturato all’anno. In più, le fatture sono emesse senza IVA e non c’è l’obbligo di fatturazione elettronica.

 

Come andranno le aperture del 2020?

 La Flat Tax del 15% è rimasta sostanzialmente invariata nel 2020, sebbene inizialmente si fosse parlato di grandi cambiamenti. Si era ipotizzato di abbassare a 30.000 euro la soglia di fatturato massimo, come previsto per il regime forfettario fino al 2018, e ancor prima di alzare a 100.000 euro con un’imposta del 20%. Con la Legge di Bilancio, invece, tutte queste ipotesi sono state congelate per il 2020.

Anche i dipendenti e i pensionati possono ancora optare per il regime forfettario con Flat Tax, a patto che gli altri redditi annui come pensionati o dipendenti non superino il limite fissato a 30.000 euro. Questa decisione, l’unica a incidere e di fatto modificare le condizioni del 2019, si stima che possa colpire circa 3.000 dei nuovi iscritti alla partita IVA con più di 65 anni e circa 4.000 autonomi tra i 51 e 65 anni con redditi superiori ai 30 mila euro l’anno. Entrambe le categorie possono dunque procedere, rispettando il nuovo tetto di reddito.

Prima di procedere con l’apertura della partita IVA con Flat Tax, consigliamo sempre di valutare le opzioni a disposizione con il proprio commercialista di fiducia, che deve essere aggiornato su queste tematiche così importanti per ogni libero professionista. Le novità in materia fiscale sono frequenti e richiedono necessariamente l’assistenza di commercialisti capaci.

Inoltre, considerando gli strascichi che inevitabilmente ci porteremo dietro al termine della pandemia del Covid-19, è opportuno pensare a soluzioni totalmente online per ridurre al minimo i contatti. In Italia uno dei servizi contabili online più rinomati e con migliaia di clienti è quello offerto dal Servizio Contabile Italiano.

L’apertura della Partita IVA per telefono e email permetterà di limitare gli spostamenti e i contatti nella fase immediatamente successiva alla conclusione dell’emergenza; mentre l’assistenza online farà risparmiare tempo in futuro.